Lo spettacolo si sviluppa attraverso un'alternanza di monologhi e canzoni: 10 quadri che affrontano il tema della solitudine in modo ironico e brillante.
Il tono è colloquiale, confidenziale, quasi una chiacchierata con il pubblico; a tratti, monologhi e brani confluiscono l'uno nell'altro, in un gioco ritmico che lascia spazio anche all'improvvisazione. Il tutto sotto l'attenta supervisione di Barney, il cane, vero "Muso ispiratore" di questo spettacolo.