Ross Birretta ed Emanuele Campasano
Ross Birretta in "Birretta?"Bilingue italo-inglese fin dalla nascita, crebbe e si formò nell'ambiente intellettualmente vivace proprio del suo nucleo familiare e della Firenze degli anni '20. Nel '34, spinto dalla sua immensa curiosità nei confronti dell'Oriente, si imbarcò sulla Amerigo Vespucci come insegnante di inglese, visitando l'Africa del Nord e l'Anatolia. Nel 1935 sposò la pittrice siciliana Topazia, dell'antica famiglia Alliata di Salaparuta, principi di Villafranca, da cui ebbe le tre figlie Dacia, Yuki e Toni.
Se Ross Birretta fosse una biografia di Wikipedia sarebbe sicuramente questa, se fosse un colore sarebbe l'ottanio, se fosse in te andrebbe a vedere "Birretta?": uno spettacolo leggero, dal colore giallo paglierino, con un sapore prevalentemente di malto, ma a volte con note di caramello e una gradazione alcolica che va dai 3 ai 5 gradi.
Ogni riferimento a persone inesistenti o a fatti scarsamente verosimili è puramente casuale.
Tenere fuori dalla portata di bambini con una buona mira.
Emanuele Campasano in "Campa sano ma non troppo"In “Campa sano ma non troppo”, Emanuele Campasano ride delle contraddizioni tra il suo aspetto da 'gigante rude' e la sua indole dolce, esplorando con autoironia gli equivoci quotidiani, la sua napoletanità, la vita di coppia e l'amore per i cani. Attraverso aneddoti e sfide personali, come il confronto con aspettative sociali e il superamento del bullismo, Emanuele offre risate e riflessioni, dimostrando che l'umorismo è vitale, specialmente quando il destino sembra ironizzare su di noi. Uno spettacolo che celebra le imperfezioni umane, invitando a una risata collettiva sulla vita 'non così sana' che tutti noi condividiamo